Soia, benefici e rischi

Negli ultimi anni si è vista sul mercato una vera e propria esplosione di prodotti a base di soia: latte e yogurt di soia, tofu, miso, natto, tempeh, tamari, ecc.

Foto di Baltar. Licenza Creative Commons

L’alto tenore proteico (la soia contiene tutti gli aminoacidi essenziali) è probabilmente una delle ragioni per cui si presta tanta attenzione a questo legume, che rappresenta una buona alternativa al consumo di prodotti animali, come carne, pesce e latticini. I derivati della soia sono infatti particolarmente apprezzati da persone che seguono un regime alimentare vegetariano o vegano.

Inoltre, diversi studi indicano che certe sostanze naturalmente presenti nella soia (per esempio gli isoflavoni di cui è ricca), aiuterebbero a prevenire alcune forme di tumore e le malattie cardiovascolari.

Fin qui sembra tutto perfetto, ma la storia della soia ha iniziato ad incrinarsi, perché stanno sorgendo dubbi riguardo agli effettivi benefici che questo legume apporta all’uomo. Secondo alcune ricerche, un consumo eccessivo di soia avrebbe conseguenze deleterie sulla salute, anche quando si tratta di prodotti fabbricati a partire da piante non OGM (organismi geneticamente modificati), coltivate in accordo ai principi dell’agricoltura biologica o biodinamica.

Gli effetti negativi sarebbero ridotti o annullati dal processo di fermentazione e quindi non si correrebbero rischi utilizzando miso, tempeh, natto e salsa di soia, che, appunto, sono sottoposti a fermentazione. Forse non è un caso che le popolazioni asiatiche tendano a preferire questi ultimi tra gli alimenti a base di soia, abbinandoli sempre, tra l’altro, ad abbondanti porzioni di verdura.

È vero che alcune malattie hanno una minore incidenza in alcuni paesi asiatici (per esempio il cancro al seno e l’osteoporosi nelle donne). Tuttavia, questo non dipende esclusivamente dal consumo di soia, ma piuttosto da uno stile di vita (all’interno del quale l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale) molto diverso, e forse complessivamente più sano, rispetto a quello del mondo occidentale.

Da quanto ho letto finora, mi sembra che i dati di cui si dispone oggi non siano sufficientemente chiari per escludere ogni rischio legato al consumo quotidiano di soia.

Vi riporto due articoli che riassumono punti di vista differenti al riguardo, mettendo in evidenza pregi e difetti di questo legume.

Soja: conséquences d’une information manipulée (versione francese)

Potete trovare qui il testo originale in inglese (Tragedy and Hype: Third International Soy Symposium) e molte altre informazioni ben documentate. Alcuni articoli sono tradotti in francese, spagnolo, tedesco e altre lingue.

Il seguente articolo offre una visione un po’ più ottimista.

Soya: good or bad for you? (versione inglese)

Buona lettura e buona riflessione!

Aggiornamento del 27 febbraio 2013

Vi segnalo un articolo che aiuta a chiarire alcuni aspetti controversi riguardanti il consumo di soia e derivati:

La soia, un legume sui generis (prima parte)