Armando’s Delizie Creative

Da alcuni anni, ogni volta che vado a Reggio Emilia, mi sento come chi, arrivando in un posto per la prima volta, ha tanta curiosità e voglia di vedere ogni angolo, anche il più nascosto, dove potrebbe celarsi chissà quale prezioso tesoro. In realtà conosco già molto di questa cittadina, perché è lì che sono nata e cresciuta, in un piccolo paese in provincia di Reggio Emilia; ma allora, quando la frequentavo regolarmente, la guardavo con occhi diversi da quelli di oggi e ne coglievo più i difetti che i pregi. Ora, quando mi trovo a passeggiare nel centro storico, mi sento come una turista a casa mia, una sensazione strana e piacevole allo stesso tempo.

La scorsa estate, in una bellissima giornata d’agosto, ho camminato a lungo per le vie e le piazze del centro, semideserte per il caldo torrido (ero praticamente la sola a stare lì sotto il sole cocente), con l’impressione che la città fosse tutta a mia disposizione… Ho scoperto (o ri-scoperto) tanti angoli graziosi e ben curati, edifici che ricordavo un po’ grigi e fatiscenti che sono stati ristrutturati con gusto e bei colori, strade pulite (eh sì, anni di Svizzera hanno fatto sì che questa sia una delle prime cose che noto quando sono in giro; mi arrabbio se vedo carte e mozziconi per terra, grrr) e un’infinità di posti tranquilli ed accoglienti, dove potersi riposare e sorseggiare qualcosa di fresco.

Ecco appunto, qualcosa di fresco! In quella giornata caldissima e dopo tanto girovagare senza una meta precisa, avevo urgente bisogno di una cosa buona, fresca e nutriente. Mi sono guardata un po’ attorno e ad un certo punto un locale allegro, colorato e solare ha attirato la mia attenzione: una yogurteria biologica! Cosa mai avrei potuto chiedere di meglio? Senza pensarci due volte, sono entrata e sono stata accolta dal sorriso, dal calore e dalla simpatia di Armando e sua moglie Annamaria, due persone splendide, con le quali ho iniziato a chiacchierare come se fossimo stati amici di lunga data.

Armando e Annamaria hanno lavorato in una gelateria per vari anni, finché hanno deciso di creare un’attività che unisse la loro esperienza con la passione per l’alimentazione sana, genuina, gustosa e il meno manipolata possibile. Mi hanno raccontato della loro vita in campagna, dove amano rifugiarsi appena finito il lavoro, e dei numerosi viaggi alla scoperta del nord Europa. Lassù, tra le altre cose, sono stati affascinati da una cultura basata sul rispetto per la natura e gli animali, che cura gli spazi comuni e investe molto nello sviluppo dell’agricoltura biologica, biodinamica e permaculturale. Per varie ragioni, questo tipo di sensibilità si è sviluppato prima che in altri paesi.

Il loro sogno si è concretizzato con la creazione della yogurteria Armando’s Delizie Creative, situata in pieno centro storico, un piccolo angolo di paradiso aperto tutto l’anno, dove vale veramente la pena fare una sosta ogni volta che si è in zona. In generale non sono favorevole al consumo di latte e latticini (a parte il meraviglioso latte materno che merita tutto un discorso a sé), ma ogni tanto uno strappo alla regola si può fare, soprattutto se il latte proviene da animali felici, liberi o almeno allevati nel rispetto delle loro esigenze fisiologiche. È raro trovare un latte così, ma esiste!

Lo yogurt, rigorosamente biologico, è un’autentica delizia: soffice, cremoso e leggero, un’esperienza da non perdere. Credo che, oltre agli ingredienti di prima qualità, si sentano anche l’amore e la passione che Armando e Annamaria mettono nel loro lavoro, ingredienti altrettanto fondamentali. Si può gustare al naturale, buonissimo, o con l’aggiunta di frutta secca, frutta fresca, granelle, semi oleosi e, se proprio si ha voglia di esagerare, golosissime creme di cioccolato (ehm… un po’ zuccherate, è vero, ma una tantum… ;-))

Già mi sentivo felice così, seduta ad uno degli allegri tavolini che si trovano davanti al locale mentre assaporavo la mia dolce trasgressione, che desideravo non finisse mai… Ma la felicità è cresciuta ancora di più quando ho scoperto che la coppetta in cui me l’hanno servita era fatta di mais e quindi interamente biodegradabile nell’arco di qualche decina di giorni!

Oltre allo yogurt, Armando e Annamaria producono gelato alla crema e altre delizie, frutto della loro creatività, utilizzando materie prime di ottima qualità, senza aggiunta di conservanti e coloranti, anche se non tutte provenienti da coltivazioni biologiche.

Credo sia fondamentale abituarsi a consumare sempre di più prodotti semplici, naturali e biologici. L’ideale è acquistarli direttamente da piccoli produttori locali che si conoscono personalmente o entrare a far parte di un Gruppo di Acquisto Solidale (GAS). Anche in alcuni negozi sta aumentando la disponibilità, anche se i prezzi sono spesso più alti, a volte proibitivi, e i prodotti non hanno la stessa garanzia di freschezza e qualità di quelli che si comprano direttamente dal contadino vicino a casa. È comunque un passo avanti. È fondamentale che i consumatori si orientino verso scelte sempre più consapevoli, sia per quanto riguarda la spesa che per i pasti fuori casa, anche se, purtroppo, è ancora molto raro trovare locali che propongano piatti bio nei loro menu.

Il mio augurio è che la lista degli ingredienti biologici nelle preparazioni di Armando e Annamaria si allunghi sempre di più e che tanti altri gestori di ristoranti, bar e gelaterie seguano il loro esempio e siano capaci di scelte altrettanto coraggiose, in sintonia con la salute dei clienti, degli animali e dell’ambiente.

Armando’s Delizie Creative – Via L.C. Farini, 4/B – 42121 Reggio Emilia

Frutta “a gogo” a colazione

Uno dei momenti che amo di più della giornata è quello della colazione. Appena apro gli occhi la mattina, già me la pregusto. Da sempre, fin da quando ero bambina, per me rappresenta un rituale magico al quale non potrei mai rinunciare. A quel tempo l’associavo al profumo del caffè e delle torte semplici ma deliziose che mia mamma era solita preparare nella nostra grande cucina, il suo regno, e che svegliavano con dolcezza tutto il resto della famiglia.

Anche se oggi le mie scelte alimentari e i miei gusti sono molto cambiati, di tanto in tanto mi piace ancora viverla così, con i sapori e le tradizioni di un tempo (sapori e profumi che hanno per me l’effetto della famosa Madeleine di Proust :-)), a condizione che siano a base d’ingredienti di ottima qualità, biologici, integrali e naturali.

Adoro svegliarmi presto la mattina, quando le luci e i rumori sono ancora lontani, tutt’intorno c’è calma, silenzio, il sole non è ancora sorto e ho tutto il tempo necessario per compiere i miei rituali prima di assaporare con tranquillità il magico momento, quello della colazione appunto. Così, con il sorriso e il buonumore, può iniziare una nuova giornata.

Se la colazione è importante sia da un punto di vista fisico che psicologico, c’è però da dire che c’è colazione e colazione. C’è quella che nutre senza appesantire e permette di arrivare all’ora di pranzo senza avvertire il ben noto “buco allo stomaco” e quella che, al contrario, sottrae energia, provocando una sensazione di fame, di stanchezza e di vuoto (più che vuoto a volte è una voragine!) prima ancora di arrivare al lavoro o, quando va meglio, alla pausa di metà mattina.

Per esempio, la classica colazione al bar con brioche e cappuccino dà l’impressione di soddisfazione e sazietà in un primo momento, ma in breve tempo (tipo mezz’ora o un’ora al massimo) lascia spazio ad un fastidioso languorino che si ha voglia di colmare con altri cibi dolci. L’effetto è ancora più intenso se il cornetto, anziché essere semplice e magari integrale, è arricchito dagli zuccheri ultra raffinati e manipolati di creme e marmellate industriali, che ben poco hanno a che vedere con i dolci semplici e genuini che preparavano in casa le nostre nonne e bisnonne. Quelli erano cucinati con farine di cereali antichi, naturalmente biologici perché non si conosceva altro (!), integrali, non geneticamente manipolati, né tristemente irradiati come quelli che abbondano oggi, uova fresche di galline libere, scorrazzanti e felici, frutta colta direttamente dagli alberi… e la lista potrebbe diventare mooolto lunga.

Difficilmente troviamo questa qualità e questa genuinità nei prodotti che acquistiamo già pronti, sia al bar che nei negozi di alimentari, anche quando ce li propongono caldi e fragranti come se fossero stati appena preparati e sfornati. Biscotti, merendine, torte, marmellate industriali, cereali soffiati, zuccheratissimi muesli e altre cose di questo genere, pullulano negli scaffali dei supermercati e riempiono le dispense di tante famiglie, perché rappresentano una soluzione facile, rapida e amata da grandi e piccoli. A quale prezzo però? A volte danno anche l’impressione di rappresentare una scelta “sana e salutare”, ma se solo si prendesse il tempo di leggere con attenzione la lista degli ingredienti che contengono (con tutte quelle E…) non ci vorrebbe molto a rendersi conto che quello che contengono è tutt’altro che salutare.

Tanto più farine e zuccheri sono raffinati, quanto più rapidamente entrano nel circolo sanguigno, provocando il rapido rilascio di insulina, un ormone prodotto da alcune cellule specializzate del pancreas che, una volta rilasciato, fa abbassare il livello degli zuccheri nel sangue. Da una condizione iniziale di iper-glicemia (alto livello di zuccheri nel sangue) si passa velocemente ad uno stato di ipo-glicemia (basso livello di zuccheri nel sangue) che si manifesta spesso con un senso di affaticamento e debolezza e spinge a consumare altro zucchero. Il livello glicemico si alza di nuovo, l’insulina è rilasciata, il picco si abbassa, la stanchezza ritorna e il desiderio di dolce si ripresenta. S’innesca così una vera e propria altalena di picchi glicemici che, se si ripete quotidianamente e senza controllo, può diventare una delle cause di problemi metabolici, di sovrappeso, di obesità e di diabete.

Cosa mangiare dunque a colazione per saziare e nutrire il fisico opportunamente, accontentando al tempo stesso gli occhi e la psiche (sì perché anche questo aspetto è importante :-), almeno tanto quanto il corretto apporto di nutrimenti)? Di alternative ce ne sono diverse, sia dolci che salate. Per il momento ho sperimentato solo quelle dolci, perché al mattino il gusto del salato non mi attira (ma chissà che non cambi idea) e oggi vorrei parlarvi di un’opzione che trovo particolarmente adatta per l’estate, quando si ha voglia di cose fresche e succose e la natura abbonda di frutti deliziosi.

La mattina è uno dei momenti ideali per assumere frutta e favorire il processo di eliminazione iniziato durante la notte. Abbiamo solo l’imbarazzo della scelta. La frutta lava, pulisce, nutre. Se è fresca, locale e di stagione, fornisce un prezioso carico di vitamine, minerali ed energia. Naturalmente dev’essere ben lavata e mangiata con la buccia (a condizione che sia biologica, altrimenti si fa il pieno di pesticidi!), dove la maggior parte di queste sostanze sono concentrate. E con i suoi brillanti colori, la frutta porta anche tanta allegria in tavola, facendo la gioia di grandi e piccini. ;-) Ecco qui la mia ricetta base.

Ingredienti:

1 banana (o una mezza banana) molto matura (buccia sottile e con macchioline nere per intenderci) schiacciata con una forchetta

1-2 frutti (o più, a piacere) di stagione ben maturi (albicocche, prugne, fichi, fragole, pere, mele o quello che c’è)

1-2 frutti secchi reidratati (messi in ammollo la notte precedente)

1 spolverata di farina di carrube o di cocco in scaglie o di cannella macinata (se non fa troppo caldo)

In un piatto o in una ciotola disponete la banana schiacciata e il resto della frutta a pezzetti, cospargete con polvere di carrube o scaglie di cocco o cannella macinata, ed è fatto!

L’abbinamento di frutta fresca e secca non è necessario e forse si addice di più alla stagione fredda, quando si ha bisogno di alimenti più calorici e c’è meno varietà di frutta fresca. A me piace quest’associazione perché aumenta il gusto del dolce, che amo particolarmente al mattino, forse per abitudine o per una necessità fisica. Anche la cannella è una spezia che si utilizza molto di più in inverno perché riscalda, ma io la amo così tanto che a volte la metto nei miei piatti anche durante le calde giornate estive.

È buona abitudine reidratare la frutta secca (qualunque sia il momento della giornata in cui l’assumete), in modo da aumentare l’apporto di fibre e liquidi che facilitano il transito intestinale. Al contrario, consumarla senza reidratarla può creare problemi di stipsi, perché la frutta secca assorbe parte dei liquidi presenti nell’intestino e rende le feci troppo compatte. Si può anche bere l’acqua dell’ammollo, che assume un sapore leggermente zuccherato e, a mio parere, gradevolissimo.

Se si avverte la sensazione di fame durante la mattina, si può fare uno spuntino scegliendo tra: un centrifugato fresco di frutta e verdura oppure un po’ di frutta fresca (o secca) oppure una manciata di frutti oleosi reidratati durante la notte (per esempio mandorle, noci, nocciole, noci del Brasile… ehm, non sono proprio a km 0 ma sono deliziose e quindi ogni tanto non resisto alla tentazione di comprarle…) e la stanchezza sarà presto superata. Si eviterà così di arrivare all’ora di pranzo con una grande sensazione di fame.

È bene non associare i semi oleosi alla frutta fresca o secca perché, essendo ricchi di proteine, rallentano la digestione degli zuccheri semplici della frutta e possono causarne la fermentazione.

Chi ha problemi di fegato, sovrappeso e/o diabete dovrà fare attenzione a non esagerare con la frutta secca, le noci e i semi oleosi, preferendo invece la frutta fresca e acquosa, soprattutto quella meno ricca di zuccheri.

A me piace molto provare le combinazioni più svariate, cambiando tipo di frutta ogni giorno, a seconda della stagione e di quello che ho a disposizione. Questo sia per un fatto psicologico – adoro sperimentare e scoprire nuovi sapori – e anche fisiologico, per non abituare il corpo a ricevere sempre gli stessi alimenti. Per non mescolare troppe cose e affaticare la digestione, preferisco scegliere un solo tipo di frutta fresca e uno solo di frutta secca, ma naturalmente ciascuno troverà il suo mix ideale.

Si può accompagnare il tutto con una grande tazza di acqua calda e succo di limone o con una buona tisana, meglio ancora se bevuta mezz’ora prima di fare colazione.

In estate, una ricca colazione a base di frutta si addice praticamente a tutti. In inverno invece devono fare attenzione le persone con poca vitalità che metabolizzano male gli acidi deboli della frutta e rischiano di demineralizzarsi se non prendono opportune precauzioni. Ma di questo parlerò in un altro post, magari all’arrivo della stagione fredda…

Per ora vi auguro una buona e ricca colazione e una felice giornata di sole. :-)