Crackers di quinoa e semi di lino

Ricordate i crackers ai semi di lino e germogli di quinoa ai quali ho accennato pochi giorni fa?

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Eccoli! Ok, ok, non sono belli e nemmeno regolari, ma sono gustosi e ideali da sgranocchiare con insalate, paté di verdure, zuppe, formaggi o quel che volete. Sono leggeri, friabili, molto digeribili e, particolare non trascurabile, sono vivi! Ho preso spunto da una ricetta che ho letto sulla pagina Facebook di Cibocrudo, con qualche modifica, per finire il fondo di una confezione di quinoa che continuava a guardarmi. :-) Se preferite potete sostituirla con semi di sesamo o di girasole (che andranno tritati).

Breve digressione sulla quinoa, che forse non tutti conoscono o hanno già provato. È uno pseudocereale appartenente alla famiglia delle Chenopdiacee, come gli spinaci e la barbabietola. Avendo un discreto contenuto di amido e di proteine è spesso utilizzata al posto di riso, farro, grano o altri farinacei. È originaria del Sud America e ampiamente coltivata in tutto l’altopiano andino. Tra i micronutrienti che contiene, sono presenti alcuni sali minerali (magnesio, sodio, fosforo, ferro e zinco), vitamine del gruppo B, la vitamina C e la vitamina E. La quinoa è priva di glutine e quindi adatta a chi ne è intollerante. Si può usare in chicchi, cotti o crudi (germogliati, per accompagnare zuppe e insalate) o sotto forma di farina, per esempio da miscelare con altre farine nella preparazione di pane o dolci. Si usano in cucina anche le foglie, come se fossero spinaci, dei quali ricordano il sapore. La quinoa rappresenta l’alimento base per le popolazioni di Perù, Bolivia, Ecuador, perciò usiamola con parsimonia. :-)

Ingredienti:

½ tazza di semi di lino

1 tazza di acqua

½ tazza di quinoa

1 cipolla

1 carota

1 cucchiaino da caffè di gomasio (miscela di semi di sesamo 95% e sale marino integrale 5%)

olio extravergine di oliva q.b.

rosmarino

timo

Lasciate in ammollo per una notte i semi di lino con una tazza di acqua e la quinoa in abbondante acqua (in bottiglia o del rubinetto opportunamente filtrata). I semi di lino sono mucillaginosi e formeranno una sorta di gelatina. Per quanto riguarda la quinoa, già il mattino seguente troverete che sono spuntati dei piccoli germogli.

Trascorso il tempo dell’ammollo, sciacquate la quinoa e unitela ai semi di lino insieme al loro liquido gelatinoso. Aggiungete la cipolla e la carota tritate finemente, il gomasio e le erbe aromatiche.

Con un cucchiaio, stendete il composto su un foglio di carta da forno o su una larga teglia leggermente unta con olio extra vergine di oliva, in modo da ottenere uno spessore di circa 1 cm (asciugando lo spessore dell’impasto tenderà ad assottigliarsi).

A questo punto scegliete la modalità di “cottura” a bassa temperatura che desiderate: in un essiccatore (5-6 ore a 40°C), vicino ad un termosifone acceso (almeno 1 giorno) oppure al sole (per un tempo variabile in base alla temperatura), se avete la fortuna di trovarvi in un luogo caldo e soleggiato (che invidia se è così!). Quando l’impasto comincerà ad asciugarsi, formate con un coltello dei quadri o dei rettangoli delle dimensioni che desiderate.

Naturalmente, se avete fretta, c’è anche la possibilità di cuocerli in forno; il gusto sarà buono, forse migliore, ma con la cottura ad alta temperatura si perdono tanti nutrienti preziosi: alcune vitamine sono distrutte a partire dai 60°C; i sali minerali assumono uno stato meno facilmente assimilabile al di sopra degli 80°C; le proteine si denaturano; alcuni enzimi (che sono anch’essi proteine) si inattivano a temperature superiori ai 45°C; gli acidi grassi insaturi sono danneggiati… Non si tratta di diventare fanatici, ma quando si può è meglio privilegiare cotture dolci e brevi per limitare i danni.

Una volta pronti, staccate delicatamente i quadratini aiutandovi con una spatola. Sarà difficile che quest’operazione riesca perfettamente, senza sbriciolarli almeno un po’, ma anche le briciole sono buone… Io le conservo in un vasetto e le metto nelle zuppe. :-) A questo punto gustate finalmente i vostri crackers come preferite.

Potete variare le verdure, le erbe, aggiungere delle spezie (curry, curcuma o paprika, per esempio, ci stanno molto bene). Sperimentateli anche nella versione dolce, unendo alla base di semi e quinoa frutta grattugiata o a pezzetti, miele o zucchero di canna integrale. Otterrete dei simpatici “biscru” allegramente colorati e approvati anche dai bambini! ;-) Insomma, a voi di giocare con la fantasia. Unico inconveniente: bisogna avere un po’ di pazienza per aspettare che siano… cotti!

Auguro a tutti un Nuovo Anno luminoso, sereno e pieno di armonia. :-)

Crackers crudi e croccanti

Devo ammettere che amo moltissimo spalmare le mie creme di verdure sperimentali su qualcosa di friabile e croccante, qualcosa che assomigli ai crackers. Quelli che si trovano in commercio sono però ricchi di grassi saturi, farina e zucchero ultra raffinati e trasformati, nonostante l’apparente leggerezza con cui si presentano. Cosa possiamo fare quindi? Semplice, ce li prepariamo in casa partendo da materie prime di ottima qualità. Costano meno e soprattutto sappiamo cosa contengono e come sono stati lavorati. Non essendo necessaria la lievitazione, si possono usare le più svariate farine, anche (e preferibilmente a mio avviso) senza glutine e dare libero sfogo alla fantasia.

Per quanto riguarda la cottura ci sono varie opzioni. Per avere dei crackers che siano il più possibile “vivi” e nutrienti si possono cuocere al sole, su un termosifone o in un essiccatore, a bassa temperatura (40°C). Sono i tipi di cottura che preferisco perché mantengono intatte tutte le caratteristiche organolettiche e nutrizionali degli alimenti. In questo modo si ottengono dei crackers friabili e croccanti ma crudi. A me piacciono molto. È necessaria solo un po’ di pazienza perché servono almeno 10-12 ore per farli asciugare completamente. In alternativa si possono cuocere nel forno tradizionale per circa 10 minuti o finché raggiungono la croccantezza desiderata.

Questa è la versione dei “crackers ai semini” che ho cotto al sole. È importante che tutti gli ingredienti derivino da agricoltura biologica o comunque non siano stati trattati. È un aspetto che amo sottolineare sempre, a costo di essere ripetitiva. :-)

Ingredienti:

3 cucchiai di semi di lino messi in ammollo in acqua

3 cucchiai di semi di girasole messi in ammollo in acqua

2 cucchiaia di fiocchi d’avena integrali messi in ammollo in acqua

3 cucchiai di semi di lino macinati

3 cucchiai di semi di girasole macinati

60 grammi di farina di castagne

50 grammi di farina di ceci

mezzo cucchiaino di sale marino integrale

acqua

erbe a piacere (timo, rosmarino, prezzemolo, coriandolo, erba cipollina, ecc.)

spezie a piacere (curry, curcuma, ecc.)

olio extravergine di oliva

Mettere due cucchiai di semi di lino e due cucchiai di semi di girasole in un vasetto di vetro. Coprirli con acqua e lasciarli riposare per una notte. Il giorno seguente, macinare con il macina caffè altri due cucchiai di semi di lino e due di semi di girasole. Mescolare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto morbido. Se risulta troppo “appiccicoso”, aggiungere un po’ di farina per riuscire a lavorarlo meglio. Stendere l’impasto sottile in una teglia unta di olio extravergine di oliva (o su un foglio di carta da forno) con l’aiuto di un cucchiaio o di una spatola. Con un coltello tagliare la sfoglia in tanti quadratini. Lasciare seccare al sole, su un termosifone o in un essiccatore per almeno 12-16 ore. Al sole può essere necessario più tempo se non è una giornata molto calda.

Prima della “cottura”…

E durante la “cottura” al sole…

Questa è invece una versione più tradizionale di crackers che ho cotto in forno per breve tempo. Ho preso spunto da una ricetta che ho letto qui, ma ho cambiato gli ingredienti. Ho utilizzato farina integrale di farro e farina di grano saraceno e ho omesso il formaggio.

Ingredienti:

100 grammi di farina di grano saraceno

50 grammi di farina integrale di farro

1 cucchiaino di bicarbonato di sodio

2 cucchiai scarsi di olio extravergine di oliva

mezzo cucchiaino di sale marino integrale

erbe e spezie a piacere

Mescolare tutti gli ingredienti con un po’ di acqua fino ad ottenere un impasto morbido ma consistente. Con l’aiuto di un mattarello, stenderlo su un foglio di carta da forno fino a renderlo il più sottile possibile. Disporre il “crackerone” in una teglia da forno e cuocerlo per circa dieci minuti. Una volta raffreddato, spezzarlo con le mani per ottenere crackers di varie forme e dimensioni. Io li conservo in barattoli di vetro lasciando il coperchio socchiuso. La prossima volta proverò ad utilizzare un mix di altre farine, per esempio di ceci, di quinoa, di amaranto, di castagne…

Entrambe le versioni si prestano per accompagnare insalate e/o per spalmarci sopra creme di verdura, di sesamo (tahin), paté di olive, di carciofi, di melanzane, di funghi… Mi è venuta una fame! :-)