Un potager subversif

Il y a beaucoup de raisons qui poussent de plus en plus de gens à cultiver son propre potager, dans le jardin ou sur le balcon, parfois même dans des vases que l’on dispose près des fenêtres.

Pour certaines personnes, cela aide à se relaxer; pour d’autres, c’est une façon de se rapprocher à la terre; cela est, bien sûr, le meilleur moyen pour s’assurer que les fruits et les légumes ne soient pas contaminés par des pesticides, des herbicides, des OGM; pour certains, cela est devenue une nécessité, car, cultiver ses fruits et légumes, permet d’économiser beaucoup d’argent.

Mais, est-ce que vous avez pensé que, cultiver un potager dans son propre jardin, peut être considéré comme un acte subversif?

Dan cette vidéo, Roger Doiron, fondateur de Kitchen Gardeners International, explique pourquoi, dans le système actuel de production d’aliments industrialisés, la croissance de fruits et légumes dans notre jardin ou balcon est devenu un acte subversif. En fait, cela signifie reprendre le pouvoir sur notre nourriture, un pouvoir que, jusqu’à présent, a été exercé par des sociétés multinationales qui contrôlent la plupart de la production alimentaire mondiale.

Bonne vision et… bonne réflexion!

A subversive plot: how to grow a revolution in your own backyard

Vidéo de Roger Doiron

Un orto sovversivo

Ci sono molte ragioni per le quali una persona può decidere di iniziare a coltivare frutta e ortaggi nel giardino o sul balcone di casa. C’è chi lo fa come passatempo o per rilassarsi; per altri è una forma di meditazione, che aiuta a riprendere il contatto con la madre terra; altri vogliono assicurarsi che quello che arriva sulla loro tavola non sia contaminato da pesticidi, erbicidi, OGM; per molti è diventata una necessità economica, perché avere orto e frutteto a casa propria fa risparmiare un sacco di soldi.

Ma oltre a tutte queste ragioni, che a me sembrano ottime, avete mai pensato che coltivare il vostro orto e il vostro frutteto, può diventare anche un’azione sovversiva? È quello che pensa Roger Doiron, fondatore di Kitchen Gardeners International, un’organizzazione di persone che cerca soluzioni per migliorare la disponibilità e la distribuzione di cibo sul nostro pianeta. In questo video espone alcune idee interessanti e spiega perché è importante e urgente che un numero sempre maggiore di persone torni ad appropriarsi della propria autonomia e della propria libertà, ad ogni livello, a cominciare da quello dell’alimentazione.

Quando una persona diventa sempre meno dipendente dall’esterno, riacquista potere sulla sua vita e al tempo stesso lo toglie a chi cerca d’imporle scelte che solo apparentemente sembrano l’unica strada possibile da seguire.

Roger Doiron parla della situazione in America, ma anche in Europa sempre più persone stanno prendendo coscienza del fatto che lo sforzo di dedicare tempo ed energia alla coltivazione del proprio cibo, è ampiamente ricompensato dai benefici che ne derivano in termini di salute, di risparmio e di libertà e stanno nascendo tante belle iniziative di sensibilizzare verso un ritorno alla terra.

Se ancora non avete iniziato a “sporcarvi le mani” di terra, vi suggerisco di leggere il blog di Riccarda, Orto per tutti, ricco di consigli utili, dettagliati e preziosi, soprattutto oggi. L’esperienza di Riccarda e la sua immensa conoscenza di piante, fiori e tutto quello che riguarda il mondo vegetale, sono sorprendenti.

Buona visione e… buona riflessione!

Un orto sovversivo: come coltivare una rivoluzione nel proprio cortile

Video di Roger Doiron

A subversive plot

A subversive plot: how to grow a revolution in your own backyard

Video by Roger Doiron

Roger Doiron is founding director of Kitchen Gardeners International, a network of people taking a hands-on approach to re-localizing the global food supply. Doiron is an advocate for new policies, technologies, investments, and fresh thinking about the role of gardens. His successful petition to replant a kitchen garden at the White House attracted broad international recognition. He is also a writer, photographer, and public speaker.”