Respirazione e coerenza cardiaca

La società in cui viviamo ci spinge ad andare continuamente di fretta, ad essere sempre al massimo della produttività e dell’efficienza, mai diritto di fermarsi, di prendere fiato, di rimanere all’ascolto delle nostre emozioni, dei nostri bisogni veri e profondi… Risultato? Il corpo, e il sistema nervoso in particolare, sono sotto costante e intensa stimolazione.

Il sistema nervoso autonomo, come suggerisce il nome stesso, regola tutta una serie di reazioni che avvengono in modo indipendente dalla nostra parte cosciente. È all’opera quando siamo svegli, quando dormiamo, incessantemente e instancabilmente. Tra le altre cose, governa il battito cardiaco, la respirazione, le secrezioni di ormoni e neurotrasmettitori, le contrazioni intestinali ed il lavoro di numerosi altri organi interni. Comprende due parti: il sistema nervoso ortosimpatico e il sistema nervoso parasimpatico. Semplificando, potremmo dire che il primo agisce piuttosto da “acceleratore” (attivando ciò che serve per rispondere ad uno stimolo, per far fronte agli impegni, per reagire ad un ostacolo, ecc.), il secondo da “freno” (agendo su quanto è necessario per calmare, per rilassare, per rallentare il ritmo, ecc.).

Quando siamo sotto pressione, vogliamo prendere da mille parti e non ci concediamo mai un attimo di autentico riposo, è soprattutto l’ortosimpatico ad essere sovraeccitato, a discapito del parasimpatico. Se simili condizioni di vita si protraggono per giorni, mesi e anni, il funzionamento dell’organismo ne risente a molteplici livelli, come conseguenza del fatto che il sistema va verso il disequilibrio, si usura e la riserva di energia vitale si esaurisce. Cosa può accadere? Le digestioni si fanno male, il sonno è perturbato, la fatica si fa sentire, le difese si abbassano, perché il sistema immunitario è direttamente dipendente dalla salute del sistema nervoso e del sistema ormonale, tanto per citare alcuni esempi. Non prestando attenzione a questi ed altri campanelli di allarme, il fisico finirà per indebolirsi e ammalarsi più facilmente.

In che modo è possibile ripristinare l’equilibrio del sistema nervoso autonomo? Agendo sulla respirazione, che ha un impatto diretto su orto e parasimpatico. Un metodo semplice per iniziare a lavorare nella giusta direzione e riprendere coscienza della propria respirazione, consiste nel praticare la coerenza cardiaca. Il video qui sotto aiuta a farlo. È semplicissimo. Inspirate mentre la goccia sale (cinque secondi) ed espirate quando scende (cinque secondi). Ripetete per cinque minuti, almeno tre volte al giorno. È facile, non costa nulla e si può fare ovunque. Non è raro che venga proposto anche in certi ambienti professionali, perché si è visto che quando una persona è rilassata, a proprio agio e sente di avere la situazione sotto controllo, funziona meglio rispetto a quando è sommersa di incarichi pressanti che non sa come portare a termine. Mi sembra abbastanza intuitivo che sia così…

Perché si chiama coerenza cardiaca? Perché si è visto che agendo sul sistema nervoso autonomo attraverso la respirazione, si equilibra il ritmo cardiaco.

Da un po’ di tempo ho iniziato a praticare questo esercizio con costanza e fin da subito ho sentito gli effetti positivi.

A trarne beneficio non è solo il corpo fisico, ma anche la nostra sfera psichica ed emozionale. Ogni parte di noi è legata alle altre, le influenza e ne è a sua volta condizionata. Quando le emozioni prendono il sopravvento e tendono a soffocarci, soprattutto quelle che favoriscono un atteggiamento negativo e pessimista e ci sottraggono preziosa energia vitale, l’impatto sull’intero organismo è intenso ed immediato.

È ovvio che la respirazione è solo uno degli aspetti su cui lavorare, ma è già un inizio per arrivare a gestire meglio le nostre risorse. Provate, in fondo non c’è nulla da perdere. ;-)